I dati sui clienti alimentano tutte le attività degli operatori di marketing. Li aiutano a scegliere il pubblico target, come comunicare con i clienti e i modi migliori per mantenere la fedeltà al brand. Tuttavia, affidarsi ai dati di prima, seconda e terza parte non è più sufficiente.
Le persone sono ora più consapevoli che mai di come i brand raccolgano e utilizzino le informazioni personali. Spesso ci si preoccupa delle fughe di dati e non ci si fida della capacità delle aziende di proteggere la privacy dei clienti. Inoltre, le nuove leggi rendono più complesso per i team di marketing gestire i dati dei clienti dietro le quinte.
Per affrontare questi problemi, basta spostare la propria attenzione sui dati zero-party. Si tratta delle informazioni che i clienti forniscono volontariamente e che offrono uno sguardo diretto sulle loro preferenze personali. Questa strategia affronta in modo efficace i timori legati alla privacy e alle restrizioni legali, dando vita a un marketing efficace, personalizzato e rispettoso. Ecco come funziona.
Dati zero-party, dati di prima parte e dati di terza parte a confronto
In qualità di operatore di marketing, hai accesso a 3 tipi principali di dati: zero-party, prima parte e terza parte. Diamo un'occhiata al funzionamento di ciascuno.
Dati zero-party
I dati zero-party sono le informazioni che le persone condividono senza problemi con il tuo brand. In genere includono gusti e preferenze, il contesto personale e le esigenze o gli interessi specifici che ti comunicano direttamente. Se raccogli i dati sulle preferenze tramite il tuo sito web, il "centro preferenze" copre anche il modo in cui i consumatori vogliono interagire e comunicare con il tuo brand.
Oltre a selezionare le loro preferenze sul sito, potrebbero offrire proattivamente questi dati compilando sondaggi, commentando i post sui social o attraverso un feedback diretto. Esempi di dati zero-party includono una piattaforma di streaming musicale che chiede agli utenti i generi preferiti o le app per la consegna di cibo a domicilio che chiedono le preferenze alimentari.
Poiché il cliente condivide intenzionalmente i dati zero-party, questi sono incredibilmente precisi e affidabili. La sfida, tuttavia, consiste nel fare in modo che le persone condividano le loro informazioni. Il tuo brand deve assicurarsi che i clienti sappiano che ne valga la pena e che la tua azienda proteggerà i loro dati, altrimenti non forniranno queste informazioni.
Dati di prima parte
I dati di prima parte provengono dalle interazioni dirette con i clienti. Ciò include i dettagli dei loro acquisti, come usano il sito web o l'app e cosa dicono al servizio clienti.
Ad esempio, se qualcuno acquista un paio di scarpe dal tuo sito web, apprendi quali sono gli stili che preferisce, quando le ha acquistate e come ha fatto a trovarle sul tuo sito. Puoi quindi usare queste informazioni per suggerire nuove scarpe, inviando il messaggio al momento giusto, quando il cliente potrebbe avere bisogno di un nuovo paio.
L'aspetto difficile dei dati di prima parte consiste nel mettere insieme tutte le informazioni provenienti da più canali per comprendere meglio ogni cliente. Puoi farlo efficacemente solo con le tecniche e gli strumenti giusti per gestire e analizzare i dati.
Dati di seconda parte
I dati di seconda parte sono informazioni raccolte da un'altra azienda e poi fornite attraverso un accordo. Questi dati potrebbero provenire da fornitori, partner commerciali o aziende con cui collabori per le promozioni.
Ad esempio, una società di software potrebbe raccogliere dati su come gli utenti utilizzano la sua piattaforma da un partner di integrazione esterno. Allo stesso modo, i brand potrebbero condividere i dati sull'interazione dei clienti raccolti durante eventi di vendita congiunti.
I dati di seconda parte possono contenere informazioni personali, tuttavia le loro origini e l'autorizzazione all'uso potrebbero non essere chiare poiché non li hai raccolti tu direttamente.
Dati di terze parti
I dati di terze parti provengono da piattaforme pubblicitarie, broker di dati e fornitori di dati analitici, non direttamente dai brand. I dati vengono raccolti da ciò che le persone fanno online utilizzando strumenti come cookie di terze parti, pixel e impronte digitali dei dispositivi.
Tutti questi metodi di monitoraggio raccolgono informazioni sul comportamento e sulle preferenze dei clienti su internet. Ad esempio, la rete pubblicitaria di Google utilizza i cookie per tracciare le attività sui siti web, così da poter mostrare annunci pertinenti.
I dati di terze parti spesso vengono raccolti e venduti senza informare le persone su come siano raccolti o utilizzati. Fare troppo affidamento su questi dati può introdurre timori a livello di privacy e legalità. Inoltre, questi dati non sono sempre precisi, rendendo potenzialmente poco efficaci le strategie di marketing.
Perché i team di marketing dovrebbero raccogliere dati zero-party
I dati zero-party rappresentano un'ottima scelta perché permettono di acquisire informazioni direttamente dai clienti senza metterne a rischio la privacy. Questo aiuta a rispettare le leggi sulla privacy, ad adattarsi ai cambiamenti delle politiche e a fornire esperienze personalizzate. Ecco perché l'utilizzo dei dati zero-party costituisce il segreto del successo per il marketing moderno.
Acquisisci il consenso del cliente per rispettare le leggi sulla privacy
I dati zero-party aiutano a rimanere conformi alle leggi sulla privacy, come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e il California Consumer Privacy Act (CCPA). Queste leggi prevedono che si ottenga il permesso degli utenti prima di raccogliere, rispettivamente, dati da persone nell'Unione Europea e in California. Anche se queste leggi si applicano solo a quei territori, altri adottano regole simili. Essere preparati a questo scenario può aiutare a mantenere la fiducia dei clienti, così come a evitare problemi legali.
Allinea la strategia di marketing con le imminenti modifiche alle regole sulla privacy
Molte aziende come Google e Apple stanno rendendo più rigorosa la privacy, cambiando le regole sul modo in cui la tua azienda può tenere traccia delle persone online. Ad esempio, Google sta eliminando i cookie di monitoraggio di terze parti. Apple invece fa ora in modo che le app chiedano il permesso prima di poter tracciare ciò che si fa su altre app e altri siti web. Poiché altre aziende seguiranno probabilmente il loro esempio, è saggio prepararsi sin da ora, passando ai dati zero-party.
Offri esperienze e contenuti personalizzati
I clienti oggi vogliono esperienze personalizzate dai loro brand preferiti. Se il brand non riesce a mantenere le promesse, i clienti potrebbero rimanere delusi. Con i dati zero-party, comprendi meglio le preferenze dei tuoi clienti e offri loro un'esperienza personalizzata. Questo rafforza la fedeltà al brand e incoraggia gli acquisti ripetuti, favorendo relazioni a lungo termine con i clienti.
Come raccogliere dati zero-party in modo efficace
Acquisire dati zero-party è semplice quando si offre in cambio qualcosa che ha un valore. Offrendo incentivi ed essendo trasparenti si motivano i clienti a condividere volentieri le loro preferenze. Ecco alcuni modi pratici per acquisire dati preziosi direttamente dal tuo pubblico target.
- Conduci sondaggi sulle piattaforme social per scoprire le preferenze del pubblico, i comportamenti online e molto altro.
- Configura chatbot o chat dal vivo per interagire con le persone in tempo reale mentre raccogli informazioni su come migliorare l'esperienza del cliente.
- Crea giochi interattivi sul sito web o sull'app per coinvolgere gli utenti e offrire, alla fine, premi personalizzati.
- Organizza webinar, eventi di shopping dal vivo o altre esperienze virtuali in cui i partecipanti forniscono informazioni in cambio dell'accesso.
- Offri e-book esclusivi su pagine di destinazione protette, inviandoli tramite e-mail dopo che il cliente ha compilato il modulo.
- Organizza concorsi che richiedono agli utenti di compilare moduli con i loro dati personali per partecipare e avere la possibilità di vincere.
- Crea programmi fedeltà in cui i clienti ottengono premi o sconti in cambio delle informazioni sulla loro cronologia degli acquisti, oppure fornendo feedback e preferenze.
- Organizza concorsi sui social media in cui i follower condividono contenuti generati dagli utenti per vincere premi o ricompense.
Il segreto consiste nel rendere il processo attraente per i clienti e spiegare in modo chiamo come saranno utilizzati i loro dati. Se all'inizio non ottieni la risposta desiderata, cerca di rendere i premi più invitanti.
Cinque modi per sfruttare i dati zero-party per esperienze personalizzate
I dati zero-party aprono le porte a esperienze del cliente davvero personalizzate. Grazie a dati accurati e significativi, personalizzi le interazioni digitali per adattarle perfettamente a ogni cliente. Parliamo di annunci in grado di catturare l'attenzione, così come di contenuti riguardanti i loro interessi e suggerimenti di prodotti che sembrano fatti apposta per loro. Dai un'occhiata alle seguenti idee per trovare ispirazione.
Annunci mirati
Puoi utilizzare i dati zero-party per creare annunci mirati che corrispondono agli interessi e alle azioni dei clienti. Ad esempio, se un cliente parla dei suoi attrezzi da giardino preferiti in un sondaggio, puoi mostrargli annunci pubblicitari per quegli articoli. I dati possono anche aiutarti a personalizzare il contenuto dell'annuncio e i messaggi, aumentando il tasso di clic e le conversioni.
Distribuzione di contenuti personali
I dati zero-party ti dicono direttamente cosa piace di più al tuo pubblico target. Questo ti consente di condividere contenuti personalizzati che corrispondono alle esigenze, agli interessi e alle intenzioni di acquisto di questi clienti. I dati approfonditi sul tuo pubblico possono anche aiutarti a individuare i canali marketing più adatti per condividere i tuoi contenuti e migliorare la tua presenza e le interazioni.
Consigli pertinenti sui prodotti
Le informazioni approfondite fornite dai dati zero-party possono aiutarti a fornire ai tuoi clienti raccomandazioni altamente pertinenti sui prodotti. Ad esempio, se un cliente acquista spesso libri fantasy, potresti consigliare nuove uscite o i titoli più venduti di quel genere. Questi dati possono anche indicare se potresti ottenere una risposta migliore inviando i consigli tramite e-mail oppure mostrandoli sul sito web.
Programmi fedeltà con premi personalizzati
Quando sai cosa piace ai tuoi clienti, puoi offrire premi personalizzati basati sulle preferenze di ciascuno. Potresti offrire sconti sugli articoli per cui i clienti hanno mostrato interesse, anteprime di prodotti in arrivo o l'accesso esclusivo a eventi VIP. Puoi inoltre usare i dati per personalizzare la comunicazione sul programma fedeltà e aumentare le iscrizioni.
Canali di comunicazione mirati
Puoi utilizzare i dati zero-party per determinare come i clienti preferiscano interagire con il tuo brand. Questi dati mostreranno se i clienti preferiscono e-mail, SMS o telefonate. In alcuni casi, i clienti potrebbero voler ricevere comunicazioni dal brand solo tramite i canali social. Queste informazioni permettono di raggiungere i clienti dove si sentono più a loro agio, migliorando l'interazione e la soddisfazione.
Guida dettagliata alla creazione di una strategia di dati zero-party
Se vuoi stare al passo con i cambiamenti, questo è il momento giusto per creare una strategia di dati zero-party per il tuo brand. Segui questi 7 passaggi e, alla fine, disporrai di strategie marketing su misura, basate su dati approfonditi preziosi, forniti direttamente dai tuoi clienti.
Fase 1: definisci il pubblico target e gli obiettivi di raccolta dei dati
Per avviare la tua strategia di dati zero-party, devi conoscere il tuo pubblico. Comprendi chi sono, cosa apprezzano e cosa li motiva a interagire con il brand. Inoltre, individua dove il pubblico trascorre il tempo online.
Usa questi dati per definire il profilo del cliente ideale all'interno di un sistema di gestione delle relazioni con i clienti (CRM). A seconda dei vari segmenti di pubblico del tuo brand, potresti dover sviluppare diversi profili cliente. Analizza ogni profilo per determinare dove mancano informazioni chiave sui clienti.
Per colmare le lacune, definisci i tuoi obiettivi di raccolta dei dati. Determina quali informazioni raccogliere per personalizzare l'esperienza del cliente. Devi saperne di più sulle preferenze del pubblico, sulle abitudini d'acquisto o sulle informazioni demografiche? Individua i punti dati specifici che completeranno il profilo del pubblico e guideranno al meglio le iniziative di marketing.
Fase 2: scegli i metodi di raccolta dei dati zero-party
Quando conosci il tuo pubblico e i tuoi obiettivi, seleziona i metodi giusti per raccogliere i dati zero-party. Per ottenere i migliori risultati, personalizza le scelte e allineale ai tuoi obiettivi.
Ad esempio, puoi utilizzare concorsi a premi per raccogliere informazioni di contatto. I questionari sono ottimi per raccogliere il feedback sull'esperienza dei clienti, mentre i sondaggi forniscono ottime informazioni su ciò che piace o meno al pubblico. Per ottenere dati approfonditi sulle abitudini di acquisto, raccogli dati attraverso un programma fedeltà con premi personalizzati.
Se non disponi ancora di un profilo cliente dettagliato, probabilmente dovrai usare vari metodi per raccogliere i dati necessari. Utilizzando insieme sondaggi, quiz e programmi fedeltà, scoprirai di più su ciò che piace ai tuoi clienti e su come si comportano.
Fase 3: crea punti di contatto interattivi per la raccolta dei dati
Ora dovrai creare i punti di contatto interattivi necessari per la raccolta dei dati. Concentrati soprattutto su come renderli coinvolgenti e facili da usare.
Per i quiz e i questionari, assicurati che le domande siano chiare e offri premi per incoraggiare la partecipazione. I giochi dovrebbero essere divertenti e facili, oltre a offrire ricompense digitali per i progressi e opzioni da condividerle con gli amici.
Prima del lancio, testa accuratamente ogni punto di contatto per verificare che tutto funzioni correttamente. Quindi, passa alla fase successiva per assicurarti che il piano sia conforme agli attuali standard sulla privacy dei consumatori.
Fase 4: verifica che il piano soddisfi i criteri di consenso del cliente
Per rispettare le leggi sulla privacy e superare le problematiche relative alla privacy, assicurati di ottenere il consenso esplicito dei clienti prima di raccogliere i loro dati. Spiega in termini semplici perché raccogli dati e come questi saranno utilizzati.
Se possibile, offri alle persone il controllo completo sui propri dati, permettendo loro di accedere, aggiornare o eliminare facilmente le informazioni personali. Altrimenti, rispondi prontamente a qualsiasi richiesta di opt-out o modifica delle preferenze. Inoltre, controlla regolarmente le modifiche alle leggi sulla privacy o alle preferenze dei clienti e adatta di conseguenza le tue pratiche.
Fase 5: comunica lo scambio di valore al pubblico
Quando lanci i tuoi strumenti per la raccolta di dati zero-party, informa il pubblico in merito ai vantaggi della condivisione delle informazioni. Spiega come migliorerà l'esperienza con il brand, ad esempio ricevendo consigli personalizzati sui prodotti, sconti esclusivi o contenuti pertinenti agli specifici interessi di ognuno.
Dimostra che apprezzi la fiducia del tuo pubblico e che ti impegni a dare qualcosa di prezioso in cambio. Usa messaggi chiari e amichevoli su tutti i canali per aiutare i clienti a capire perché valga la pena condividere i propri dati. Quindi, mantieni le promesse per aumentare la fiducia e incoraggiare continue opportunità di condivisione dei dati.
Fase 6: usa strumenti analitici per analizzare i dati zero-party acquisiti
Quando inizi ad acquisire dati, concediti un po' di tempo, in genere da poche settimane a diversi mesi, per raccogliere una quantità sufficiente di informazioni. Inizia quindi a cercare modelli e tendenze nei dati dei consumatori.
Usa i dati per completare il profilo cliente ideale, quindi individua le lacune dove mancano informazioni. Puoi riempire questi spazi con più webinar, contenuti riservati o sondaggi. Questo ti offrirà una migliore comprensione del tuo pubblico, consentendoti di adattare di conseguenza le strategie di marketing.
Fase 7: perfeziona nel tempo la strategia di raccolta dei dati zero-party
Via via che raccogli dati zero-party, rendi prioritario il perfezionamento della strategia nel tempo. Ciò significa controllare regolarmente se i tuoi metodi funzionano bene e ti aiutano a raggiungere gli obiettivi di marketing. Se la strategia non riesce a fornire i risultati desiderati, cambia tattica per migliorare la qualità dei dati che raccogli.
Ad esempio, se scopri che le risposte ai tuoi questionari non forniscono dati approfonditi, considera di rivedere le domande o di modificare il modo in cui distribuisci i moduli. In alternativa, passa dai questionari all'uso dei chatbot per raccogliere informazioni. Ricorda di apportare solo una modifica alla volta per valutarne con precisione l'impatto.
Inizia a raccogliere dati zero-party per un marketing più personalizzato ed efficace
Per migliorare il tuo marketing, la creazione di una strategia di dati zero-party rappresenta una soluzione vincente. È il tipo di dati che i tuoi clienti condividono volontariamente, stabilendo una base di fiducia e chiarezza. Inoltre, concentrarsi sui dati zero-party è in linea con l'evoluzione degli standard riguardanti la privacy, poiché assicura di essere pronti ad affrontare normative più rigorose in merito alla protezione dei dati. Comprendendo direttamente le esigenze e le preferenze dei clienti, sarai in grado di personalizzare la loro esperienza con il brand.