Usare annunci a pagamento può aiutare a raggiungere un pubblico più ampio, aumentando la brand awareness e le conversioni. Esistono diversi tipi di annunci, come gli annunci display e gli annunci nativi.
Sia gli annunci nativi che quelli display possono aiutare a raggiungere obiettivi simili, come aumentare il traffico sul sito web, le conversioni e le vendite. Tuttavia, non sono uguali.
La differenza fondamentale tra gli annunci display e quelli nativi è che i primi sono progettati per distinguersi, mentre gli altri sono pensati per integrarsi. Gli annunci display sono chiaramente evidenti. Puoi trovarli su quasi ogni sito di pubblicazioni online e spesso sono progettati per attirare subito l'attenzione.
Tuttavia, le campagne native si integrano con il mezzo su cui appaiono. Possono sembrare articoli o altri elementi grafici realizzati dallo stesso team che cura la pubblicazione digitale. Questo è fatto in modo intenzionale per far credere ai lettori di stare leggendo un articolo o guardando un contenuto che fa parte del sito che stanno visitando.
Ma cosa sono gli annunci nativi e come iniziare a usarli per aumentare il reach? Continua a leggere per scoprire di più sulla pubblicità nativa, comprese strategie ed esempi.
Che cos'è la pubblicità nativa?
La pubblicità nativa è una strategia di marketing digitale che utilizza annunci che si integrano nel contesto in cui appaiono. In poche parole, gli annunci nativi sembrano parte integrante del sito web su cui compaiono. Leggendo articoli sul tuo sito di notizie preferito, molto probabilmente avrai già incontrato annunci nativi senza nemmeno accorgertene.
Esistono diversi tipi di pubblicità nativa. Ad esempio, gli annunci in-feed di Facebook e Instagram sono annunci nativi progettati per sembrare post.
A differenza di altri tipi di annunci come i banner pubblicitari e altri annunci display, la pubblicità nativa non è invasiva; non compromette la capacità di usufruire o interagire con i contenuti di un sito o app specifici.
Sui social media, gli annunci nativi si integrano nel flusso naturale del feed di un utente. Nei siti web, riprendono l’aspetto grafico e lo stile del layout della pubblicazione. Molti operatori di marketing preferiscono la pubblicità nativa perché non è invasiva e non distrae gli utenti né compromette la loro esperienza.
La pubblicità nativa è diversa dalle tattiche di marketing tradizionale impiegate online. Al contrario degli annunci pop-up che possono infastidire gli utenti, consentono di continuare a godere di un’app, un articolo o altri contenuti multimediali senza alcun tipo di disturbo.
Gli annunci nativi funzionano in modo simile agli annunci display. Quando un utente fa clic su un annuncio nativo, viene indirizzato direttamente ai contenuti. Tuttavia, a differenza degli annunci display, il contenuto degli annunci nativi è una continuazione dei contenuti che gli utenti stavano leggendo.
Ad esempio, se un utente sta leggendo un articolo sulle migliori scarpe da running e clicca su un annuncio nativo sulle migliori scarpe da trekking, si aspetta un’esperienza simile, non una pubblicità evidente e fuori contesto.
Se ti piacerebbe adottare un nuovo tipo di pubblicità digitale che genera maggiori interazioni rispetto ai metodi tradizionali, è fondamentale conoscere le diverse tipologie di annunci nativi.
Il termine "annuncio nativo" è un termine generico usato per riferirsi a vari formati pubblicitari che si allineano allo stile e al tono di un altro mezzo. I formati di annunci nativi più diffusi includono:
Annunci nei feed
Gli annunci in-feed sono gli annunci che si trovano sui social e che appaiono nel feed degli utenti, mostrandosi come normali post.
Con questi tipi di annunci nativi, non è necessario seguire lo schema di colori o le linee guida del branding della piattaforma social; infatti, questi annunci sono progettati per sembrare post nel feed degli utenti, come se provenissero da familiari o amici.
Annunci di ricerca
Dopo aver inserito la tua query in un motore di ricerca, vedrai la pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP), che elenca le varie pagine correlate alla tua query.
Tuttavia, molte delle tue ricerche restituiranno risultati con annunci distribuiti su tutta la pagina. Questi annunci sono progettati per apparire come normali risultati di ricerca; l'unica differenza è che, se guardi attentamente, è presente un dicitura che indica che sono annunci.
Attualmente, Google contrassegna qualsiasi annuncio a pagamento come "sponsorizzato". Detto ciò, a un occhio inesperto possono sembrare semplici risultati di ricerca.
Annunci in-content sui siti web
Gli annunci in-content sui siti web sono annunci che appaiono all’interno del contenuto di una pagina. Quindi, ad esempio, se leggi un articolo, potresti vedere un annuncio nativo sotto un paragrafo che sembra riguardare lo stesso argomento di cui stai leggendo.
Blocchi di contenuti suggeriti
Molti siti web hanno pagine contenenti suggerimenti di contenuti, in base agli argomenti a cui l'utente sembra più interessato. Questi articoli o contenuti consigliati possono provenire dal team di scrittori della pubblicazione o da annunci nativi che indirizzano gli utenti fuori dal sito.
Sulla maggior parte dei siti web, gli annunci di contenuti suggeriti sono etichettati come sponsorizzati.
Inserzioni sponsorizzate
Le inserzioni sponsorizzate sono annunci che potresti vedere su Amazon o eBay. Gli inserzionisti acquistano questi posizionamenti pubblicitari che li aiutano a mostrare i loro elenchi di prodotti in base a vari criteri. Ad esempio, quando cerchi qualsiasi cosa su Amazon, vedrai annunci sponsorizzati che sono fatti in modo da apparire esattamente come le inserzioni organiche.
Strategie di pubblicità nativa
La pubblicità nativa è spesso più efficace della pubblicità display perché permette agli utenti di continuare a godersi l'esperienza su un mezzo specifico senza distrazioni.
Quasi la metà degli operatori di marketing globali (47%) è fiduciosa nell'efficacia della pubblicità nativa.
Fonte: Neilsen/eMarketer
Come abbiamo già detto, gli annunci display sono considerati invasivi e non sono graditi dalla maggior parte dei consumatori. Sia gli annunci display che quelli nativi hanno lo stesso scopo: aumentare la brand awareness e attrarre clienti.
Tenendo a mente i propri obiettivi, è fondamentale conoscere le varie strategie di pubblicità nativa per rendere le campagne il più efficaci possibile. Ecco alcuni suggerimenti e best practice per iniziare con gli annunci nativi:
Conosci il tuo pubblico target
Conoscere il pubblico target è fondamentale quando si sviluppa una strategia pubblicitaria. Per gli annunci nativi, è necessario capire dove il pubblico trascorre il suo tempo. Ad esempio, se ti rivolgi principalmente ai millennial e alla Gen Z, potrebbe essere più efficace creare annunci nativi su Instagram e TikTok.
Condurre ricerche di mercato sul pubblico target può aiutare a saperne di più su di loro, inclusi i loro hobby e le piattaforme che utilizzano di più.
Inoltre, una ricerca di mercato può dirti quali siti web e pubblicazioni visitano frequentemente, permettendoti di affinare il targeting e gli annunci di retargeting per raggiungere più potenziali clienti.
Creazione di contenuti efficaci
I contenuti sono alla base di qualsiasi strategia di pubblicità nativa di successo. In sintesi, senza contenuti non puoi creare annunci nativi. Puoi creare annunci nativi con articoli, video, infografiche e altri tipi di contenuti, a seconda dei tuoi obiettivi finali e di ciò che hai a disposizione.
Indipendentemente dal tipo di contenuto utilizzato, deve avere due scopi: essere pertinente e utile e, allo stesso tempo, adattarsi alla pagina web o all'app utilizzata dal tuo pubblico target senza risultare di disturbo.
Con gli annunci nativi, bisogna tenere conto dell'utente. Non vuole che la sua esperienza sia interrotta da annunci fastidiosi: di conseguenza, devi progettare i tuoi annunci come se fossero un'estensione del mezzo su cui appaiono.
Le creatività che utilizzi nei tuoi annunci nativi non deve distrarre, ma catturare l'attenzione dell'utente e invogliarlo a fare clic su di essi. Gli annunci nativi necessitano di titoli chiari ed elementi visivi per catturare l'attenzione del lettore. Tuttavia, devono anche essere in linea con l'esperienza utente del mezzo scelto.
Il mercato della pubblicità nativa è destinato a crescere vertiginosamente: si prevede che raggiungerà i 650 miliardi di dollari entro il 2032, con un CAGR del 375%.
Fonte: MEETANSHI
Scegliere la piattaforma giusta
La pubblicità nativa offre flessibilità e varietà, con la possibilità di scegliere tra diverse piattaforme. Ad esempio, puoi utilizzare direttamente le piattaforme pubblicitarie dei social media per creare annunci nativi nel feed.
Tuttavia, se desideri creare una campagna di pubblicità nativa su larga scala, avrai bisogno dell'aiuto di software progettati per aiutarti a trovare editori con cui collaborare. Le reti di pubblicità nativa e le piattaforme di contenuti sponsorizzati danno accesso a migliaia di editori e ai loro siti web che gestiscono queste campagne.
Invece di contattare direttamente gli editori, queste piattaforme consentono di creare e pubblicare le proprie campagne di pubblicità nativa da un'unica interfaccia facile da usare. Funzionano in modo simile a come utilizzi Google Ads per creare annunci di ricerca o display, collegandoti a migliaia di editori in base ai tuoi criteri specifici e facendo il lavoro più complesso per te.
Puoi selezionare editori specifici, concentrarti su nicchie mirate o personalizzare i tuoi annunci in base al tuo pubblico ideale. Queste piattaforme forniscono anche informazioni sui siti web, comprese le caratteristiche demografiche del pubblico, per aiutarti a scegliere dove collocare al meglio i tuoi annunci.
Quando cerchi una piattaforma di pubblicità nativa, considera la qualità e la dimensione della sua rete. Per ottenere la copertura più ampia possibile, devi determinare quali tipi di posizionamenti di pagina ha a disposizione.
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Esempi di pubblicità nativa di successo
Gli esempi di pubblicità nativa di maggior successo hanno una cosa in comune: non sapresti che si tratta di annunci a pagamento senza vedere la sezione "sponsorizzato" o "post a pagamento" che lo specifica. Infatti, si integrano perfettamente nel design dei contenuti di un editore e offrono agli utenti la migliore esperienza possibile quando utilizzano varie app e siti web.
Dai un'occhiata ad alcuni dei migliori esempi di pubblicità nativa per scegliere quali formati e tipi si adattano meglio alla tua attività:
New York Times — Cole Haan
Un post sponsorizzato di Cole Haan, un brand di lifestyle specializzato in calzature e accessori, è stato pubblicato sul New York Times. Sembra un normale articolo pubblicato dalla testata, ma è scritto con un obiettivo preciso: offrire contenuti che informino, educhino e promuovano un prodotto o servizio senza risultare eccessivamente promozionali.
TikTok — Pepsi
TikTok è una delle piattaforme di social media più popolari al mondo e molti brand la utilizzano per raggiungere un pubblico più giovane, aumentare la brand awareness e incrementare le conversioni. Ad esempio, Pepsi ha recentemente creato una campagna di pubblicità nativa sulla piattaforma che appare nei feed degli utenti come qualsiasi altro post.
Snapchat — Taco Bell
Fonte: The Business Journals
Nel 2016, Taco Bell ha portato la pubblicità nativa a un livello superiore con il suo filtro Snapchat per il Cinco De Mayo, che faceva apparire gli utenti come taco parlanti. Cosa rende questo un annuncio nativo? Compariva tra le opzioni di filtro degli utenti proprio come qualsiasi altro filtro.
Merck — The Weather Channel
The Weather Channel è uno dei tanti editori che accolgono con favore le pubblicità native.
Sapresti dire quale tra gli articoli indicati come "Consigliati" è l'annuncio nativo? Come puoi vedere nel video al link sopra riportato, questo è un esempio perfetto di blocchi di contenuti suggeriti, perché si integra perfettamente con gli altri contenuti pubblicati dal canale meteo.
Tuttavia, facendo clic sul link all’articolo "Il percorso di una donna con la tosse cronica", si viene reindirizzati a un contenuto ospitato sul sito dell’editore, sponsorizzato da Merck.
Wall Street Journal — Netflix
La collaborazione tra il Wall Street Journal e Netflix ha dato vita a un notevole contenuto interattivo intitolato "Cocainenomics". Questo approfondito articolo sponsorizzato raccontava l’ascesa e la caduta del cartello della droga di Medellín, collegandosi alla serie Netflix "Narcos".
Con infografiche, video e funzionalità di scorrimento che si abbinavano all'esperienza digitale Premium di WSJ, questa campagna ha dimostrato come la pubblicità nativa possa offrire un notevole valore giornalistico promuovendo al contempo contenuti di intrattenimento.
Spotify — Sponsorizzazioni di playlist
Spotify offre ai brand l'opportunità di sponsorizzare playlist che siano in linea con il suo pubblico target. Queste playlist sponsorizzate vengono visualizzate nelle sezioni consigliate proprio come qualsiasi altra playlist. Un esempio notevole è la sponsorizzazione di Kia della playlist "New Music Friday", dove il logo Kia appare sulla copertina della playlist e occasionalmente nei messaggi audio tra le canzoni.
L’annuncio nativo funziona perché non interrompe l’esperienza principale dello streaming di musica, creando brand awareness in un contesto rilevante.
Misurazione e ottimizzazione del ROI della pubblicità nativa
Affinché la pubblicità nativa sia efficace, devi misurare i tuoi risultati e ottimizzarli per migliorare le prestazioni. Ecco alcune cose da tenere a mente quando sviluppi annunci nativi e ne misuri le prestazioni.
Ci sono diverse metriche che puoi monitorare che ti aiutino a capire se i tuoi annunci nativi sono efficaci.
Innanzitutto, prima di iniziare a sviluppare o pubblicare i tuoi annunci, dovresti aver creato una strategia che definisca i tuoi obiettivi. Alcune metriche da monitorare durante la tua campagna includono:
Impressioni e reach
Gli annunci nativi sono ideali per le campagne di brand awareness perché possono aiutare a raggiungere un nuovo e più ampio pubblico sfruttando il pubblico di un editore.
La pubblicità nativa è progettata per sembrare un contenuto creato dall'editore, il che può aiutare a presentare l'azienda a nuovi clienti e a migliorare le attività di generazione della domanda.
Tasso di clic (CTR)
Sebbene la brand awareness sia fondamentale, non basta che i clienti vedano gli annunci. Poiché gli annunci nativi spesso non riportano il logo della tua azienda e non promuovono direttamente i tuoi prodotti e servizi, devi assicurarti che le persone facciano effettivamente clic su di essi per scoprire di più sulla tua attività.
Ad esempio, se stai utilizzando gli annunci nativi nei blocchi di contenuti suggeriti, desideri che i visitatori facciano clic su di essi per accedere ai tuoi contenuti.
Un CTR basso indica che il tuo annuncio non riesce ad attirare l'attenzione degli utenti, quindi potresti dover apportare modifiche per assicurarti che ottenga un maggior numero di clic.
Altri tipi di annunci nativi sono meno evidenti, ma il loro scopo è far sì che gli utenti facciano clic su di essi per scoprire di più sul tuo brand e sulle tue offerte. Se non ottieni abbastanza clic, rivedi l'annuncio.
Tassi di conversione
L'obiettivo finale della tua strategia di pubblicità nativa è aumentare le conversioni sul tuo sito web. Le persone fanno clic sul tuo annuncio nativo, leggono i tuoi contenuti e decidono di agire. Anche se il tuo annuncio nativo potrebbe non avere riferimenti diretti alla tua attività, potrebbe includere una call-to-action che indica chiaramente agli utenti cosa vuoi che facciano.
Puoi misurare le conversioni, come l'invio di moduli, le vendite e i clic sul sito web, per determinare l'efficacia del funnel marketing per questa particolare campagna.
Strategie di ottimizzazione
Purtroppo, come tutti i tipi di pubblicità, anche la pubblicità nativa richiede tentativi ed errori. Se è la prima volta che utilizzi annunci nativi, dovresti sempre prendere in considerazione delle strategie di ottimizzazione per sfruttare al meglio ogni opportunità.
Ad esempio, puoi utilizzare gli A/B test per valutare le prestazioni di diverse varianti di annunci. Con gli A/B test, è possibile determinare quali elementi di testo e visivi sono più efficaci per raggiungere i propri obiettivi. Altre strategie di ottimizzazione includono:
Affinare il pubblico target
Conosci già il tuo pubblico di riferimento, ma più lo raggiungerai con precisione, migliori saranno i tuoi risultati. Segmentando il pubblico, raggiungerai un numero inferiore di persone.
Tuttavia, grazie al targeting potrai raggiungere i clienti più propensi ad acquistare i tuoi prodotti e servizi ed evitare di spendere denaro per pubblicare annunci rivolti a chi probabilmente non farà acquisti.
Analisi delle metriche di performance
Ciò che distingue il digital marketing dal marketing tradizionale è la possibilità di apportare modifiche in tempo reale in base ai dati. Analizzando le metriche delle prestazioni della propria campagna, si può determinare se un annuncio nativo è realmente efficace e apportare modifiche per migliorarne il rendimento.
Insidie comuni da evitare nella pubblicità nativa
Sebbene la pubblicità nativa offra molti vantaggi, gli operatori di marketing spesso cadono in alcune trappole comuni che riducono l'efficacia delle campagne. Conoscere queste insidie prima di lanciare la propria campagna può far risparmiare tempo e denaro ed evitare di danneggiare la reputazione del brand.
Scopriamo quali sono gli errori più frequenti che i professionisti del marketing commettono con la pubblicità nativa e come evitarli.
Non riuscire ad allineare i contenuti agli interessi del pubblico
Uno dei più grandi errori nella pubblicità nativa è creare contenuti che non si allineano al pubblico target.
Le interazioni calano drasticamente quando i contenuti non riguardano argomenti che interessano al pubblico, indipendentemente da quanto si integrino bene con la piattaforma dell'editore. Molti marchi si concentrano esclusivamente sul messaggio che vogliono trasmettere, senza considerare se i lettori troveranno un valore reale nei contenuti.
Per evitare questa trappola, devi condurre una ricerca approfondita sugli interessi, i punti deboli e le abitudini di consumo dei contenuti del tuo pubblico prima di sviluppare un annuncio nativo. Esamina i contenuti popolari presenti sulla piattaforma per capire cosa riscuote più successo con il pubblico.
Ricorda che gli annunci nativi funzionano meglio quando offrono informazioni o intrattenimento che gli utenti cercherebbero naturalmente, con il messaggio del brand presentato come elemento secondario.
Contenuti eccessivamente promozionali
Niente allontana i lettori più rapidamente di un contenuto che sembra una vendita mascherata. Molti operatori di marketing commettono l'errore di creare contenuti nativi eccessivamente promozionali, concentrandosi troppo sulle caratteristiche del prodotto anziché fornire informazioni utili.
Gli utenti che cliccano su quello che sembra un contenuto editoriale e poi si trovano di fronte a un articolo promozionale si sentono ingannati e sviluppano associazioni negative con il tuo brand.
Una pubblicità nativa di successo mantiene un attento equilibrio tra la comunicazione del brand e contenuti di valore. La regola 80/20 spesso funziona bene in questo caso: dedica l'80% dei contenuti a fornire un valore reale e limita gli elementi promozionali al 20%.
Concentrati sul raccontare storie, risolvere problemi o intrattenere i lettori, inserendo in modo sottile il messaggio del brand dove pertinente.
Ignorare l'ottimizzazione per dispositivi mobili
Poiché la maggior parte dei contenuti digitali viene ormai fruita su dispositivi mobili, non ottimizzare gli annunci nativi per la visualizzazione su dispositivi mobili è una grave errore.
Molti operatori di marketing progettano i propri contenuti nativi per la visualizzazione su desktop, il che si traduce in esperienze utente scadenti quando l'accesso avviene tramite smartphone o tablet. Il testo potrebbe essere troppo piccolo, le immagini potrebbero non essere visualizzate correttamente o gli elementi interattivi potrebbero funzionare in modo non corretto.
Garantisci che i tuoi contenuti pubblicitari nativi siano visualizzati e funzionino in modo impeccabile su tutti i dispositivi, adottando i principi del design reattivo.
Prima del lancio, testa i tuoi contenuti su più tipi di dispositivi, prestando particolare attenzione ai tempi di caricamento, alla leggibilità e alla navigazione. Ricorda che gli utenti di dispositivi mobili spesso hanno poca pazienza con i contenuti che si caricano lentamente, quindi ottimizza le immagini e riduci al minimo gli elementi non necessari che potrebbero influire sulle prestazioni.
Non misurare le prestazioni in modo efficace
Molte campagne di pubblicità nativa non hanno successo perché gli operatori marketing non stabiliscono obiettivi chiari o non monitorano le metriche giuste per misurarne il successo. Senza una misurazione adeguata, è impossibile capire cosa funziona, cosa non funziona e come ottimizzare le campagne future. Alcuni operatori di marketing si concentrano esclusivamente su metriche di base come clic o impressioni senza approfondire come i contenuti nativi influenzano la percezione del brand o i comportamenti di conversione.
Sviluppa un framework di misurazione completo che si allinei con gli obiettivi specifici della campagna. Guarda oltre le metriche di interazione superficiali per analizzare metriche come il tempo trascorso sui contenuti, la profondità di scroll, le condivisioni sui social e i comportamenti lungo il percorso di conversione.
Esegui A/B test su diversi approcci ai contenuti per identificare ciò che si allinea di più al tuo pubblico. Soprattutto, usa questi dati approfonditi per perfezionare continuamente la tua strategia di pubblicità nativa per ottenere risultati migliori.
Come la pubblicità nativa si distingue dagli altri formati pubblicitari
Sapere cosa distingue la pubblicità nativa da altri formati a pagamento ti aiuterà a capire dove inserirla nella tua strategia complessiva.
Ogni approccio pubblicitario presenta vantaggi e sfide distinti a seconda degli obiettivi della campagna, del pubblico e dei vincoli di budget. Vediamo un confronto tra la pubblicità nativa e altri formati popolari, così da aiutarti a prendere decisioni più consapevoli per la tua strategia di marketing.
Pubblicità display
La pubblicità display, che include banner pubblicitari, pop-up e annunci nella barra di navigazione laterale, si differenzia notevolmente dalla pubblicità nativa sia per l'aspetto che per l'esperienza utente.
Mentre gli annunci nativi si integrano perfettamente con i contenuti circostanti, gli annunci display sono chiaramente distinti e immediatamente riconoscibili come pubblicità. Questa distinzione porta a differenze significative nelle prestazioni e nella percezione degli utenti.
Gli annunci display di solito generano una maggiore visibilità immediata, ma sono soggetti al fenomeno noto come "cecità da banner", in cui gli utenti ignorano inconsciamente i contenuti pubblicitari. In genere, hanno tassi di interazione e percentuali di clic inferiori rispetto agli annunci nativi.
Tuttavia, la pubblicità display offre vantaggi nelle campagne di brand awareness, opportunità di retargeting e una misurazione delle prestazioni più semplice attraverso metriche standardizzate.
Anche la struttura dei costi è diversa: gli annunci display vengono generalmente acquistati in base al CPM (costo per mille impressioni). Allo stesso tempo, la pubblicità nativa può utilizzare diversi modelli di prezzo, tra cui il costo per clic, il costo per interazione o commissioni di sponsorizzazione fisse.
Pubblicità sui social
La pubblicità sui social media condivide alcune caratteristiche con la pubblicità nativa, poiché entrambe mirano a integrare i contenuti promozionali nel consumo naturale dei contenuti degli utenti.
Tuttavia, la pubblicità sui social media è limitata a piattaforme specifiche come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn, mentre la pubblicità nativa si estende su varie piattaforme e siti web.
Gli annunci sui social media traggono vantaggio da potenti capacità di targeting basate su dati demografici, interessi e comportamenti dettagliati degli utenti. Di solito offrono opportunità di interazione più immediate e dirette tramite Mi piace, commenti e condivisioni. La pubblicità nativa, al contrario, spesso si concentra su un coinvolgimento più profondo con i contenuti piuttosto che sulle interazioni social.
Anche i requisiti di formato e contenuto sono diversi. La pubblicità sui social media deve rispettare i formati degli annunci e le limitazioni di caratteri specifiche di ogni piattaforma, mentre la pubblicità nativa offre maggiore flessibilità nella lunghezza e nel formato dei contenuti.
Entrambi richiedono l'adattamento al tono e allo stile della piattaforma per essere efficaci, ma la pubblicità nativa generalmente richiede contenuti più significativi e orientati al valore per coinvolgere efficacemente gli utenti.
Pubblicità programmatica
La pubblicità programmatica utilizza tecnologie automatizzate per acquistare e ottimizzare la pubblicità digitale, inclusi i formati display e nativi. La differenza principale è che il termine programmatico si riferisce al metodo di acquisto e non al formato in sé. La pubblicità nativa può essere acquistata in modo programmatico, ma non viene sempre acquistata così.
Le piattaforme programmatiche offrono vantaggi di efficienza grazie all'automazione, al bidding in tempo reale e alle capacità di targeting avanzate. Questo approccio consente di estendere le campagne su più media contemporaneamente, ottimizzando le prestazioni in tempo reale. Le tradizionali forme di pubblicità nativa spesso prevedono negoziazioni dirette con gli editori e la creazione di contenuti più personalizzati.
Anche il livello di personalizzazione e integrazione con i contenuti dell'editore è diverso. Gli annunci nativi acquistati in modo programmatico utilizzano approcci più standardizzati con una personalizzazione limitata, mentre le partnership dirette con gli editori spesso creano esperienze di contenuti personalizzate e più profondamente integrate.
La pubblicità nativa programmatica in genere costa meno, ma potrebbe non raggiungere lo stesso livello di integrazione dei contenuti e di autenticità delle partnership con editori premium.
Il futuro della pubblicità nativa
La pubblicità nativa sta cambiando rapidamente con l'emergere di nuove tecnologie e il mutare delle abitudini dei consumatori. Ecco cosa possiamo aspettarci nei prossimi anni.
Le tendenze che plasmeranno il futuro degli annunci nativi
Man mano che gli smart speaker diventano sempre più diffusi nelle case, vengono progettati sempre più annunci pubblicitari per la ricerca vocale. Gli inserzionisti stanno tornando al targeting basato sul contesto invece di monitorare il comportamento degli utenti, soprattutto con l'aumento delle preoccupazioni sulla privacy.
Molti brand ora preferiscono collaborazioni a lungo termine con gli editori piuttosto che campagne una tantum per creare legami più forti con i lettori.
Impatto dell'AI e dell'automazione sulla pubblicità nativa
L'AI semplifica la creazione di annunci nativi che rispecchiano lo stile e il tono di un editore. Gli algoritmi intelligenti aiutano a trovare il pubblico giusto e a posizionare gli annunci dove avranno il rendimento migliore. Anche la personalizzazione sta migliorando: i contenuti cambiano in base a chi li visualizza, rendendo gli annunci più pertinenti per ogni utente.
Contenuti video e interattivi nella pubblicità nativa
I video brevi che sembrano contenuti normali funzionano bene su piattaforme come TikTok e Instagram. Le funzionalità interattive, come quiz e strumenti di calcolo, mantengono le persone coinvolte più a lungo perché richiedono una partecipazione attiva. Le esperienze di realtà aumentata, come i filtri virtuali, stanno diventando popolari perché sono divertenti da usare e non appaiono come annunci tradizionali.
Punta sempre a migliorare la tua strategia di pubblicità nativa
La tua strategia di pubblicità nativa dovrebbe includere degli obiettivi e fungere da piano d'azione per sviluppare contenuti efficaci. Molti degli annunci nativi che vediamo oggi online si integrano perfettamente con i siti web degli editori, rendendo difficile distinguere un annuncio dai contenuti normali.
Gli esempi che abbiamo fornito sono solo alcuni dei migliori annunci nativi di alcuni dei principali brand nei loro settori. Per prima cosa, dovresti stabilire quale strategia è più adatta a te e continuare a testare i tuoi contenuti per aumentare clic e conversioni.
Inizia a progettare i tuoi annunci nativi in Mailchimp e crea A/B test per gli annunci sui social media per migliorarne le prestazioni e raggiungere i tuoi obiettivi di marketing.
Punti chiave da ricordare
- La pubblicità nativa si integra perfettamente con le piattaforme su cui appare, creando esperienze non invasive che di solito generano maggiori interazioni maggiore rispetto agli annunci display tradizionali.
- Per avere successo con una strategia di pubblicità nativa è necessario conoscere il proprio pubblico di riferimento, creare contenuti di valore in linea con la piattaforma e scegliere gli editori giusti per le proprie campagne.
- Misurare le prestazioni attraverso metriche come il CTR, i tassi di conversione e l'interazione del pubblico è essenziale per ottimizzare l'efficacia degli annunci nativi.
- Il futuro della pubblicità nativa include tendenze come la personalizzazione basata sull'AI, i contenuti interattivi e il targeting basato sul contesto, soprattutto in risposta alla crescente attenzione alla privacy.