Gli elementi di base di un URL
L’anatomia di un URL può essere difficile da comprendere. Probabilmente conosci il tuo dominio, ma non sai cosa significano le altre parti di un URL e perché sono importanti. Anche se gli URL potrebbero non sembrare importanti per la tua strategia di marketing, possono avere un impatto sulle prestazioni del tuo sito web.
Schema
Lo schema, noto anche come protocollo, è la prima parte di un URL e determina il modo in cui diversi file su un server web vengono visualizzati e trasferiti all’utente.
Lo schema può essere HTTP o HTTPS e determina se la pagina web verrà visualizzata come ipertesto, noto anche come HTML.
HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure) è il protocollo più comune perché è protetto con la crittografia delle informazioni inserite in un sito web, come password o informazioni personali.
Sottodominio
Il sottodominio determina il contenuto da visualizzare. I sottodomini variano a seconda del tipo di pagine e dei relativi argomenti. Ad esempio, un sito web con un blog potrebbe utilizzare "blog" come sottodominio.
E quindi, se offri una pagina speciale per l’assistenza clienti, il tuo sottodominio potrebbe essere "assistenza," con un URL che ha questo aspetto: https://www.assistenza.iltuositoaziendale.com. I sottodomini forniscono al tuo sito web una gerarchia dei contenuti, consentendoti di categorizzare varie aree del tuo sito web.
Il sottodominio più comune è "www", che indica che un sito web utilizza HTTP. Tuttavia, questo sottodominio non è più necessario quando si digita un URL online.
Dominio di secondo livello
Quando acquisti un dominio, acquisti sia un dominio di primo livello che un dominio di secondo livello. Il dominio di secondo livello è la parte del dominio che rappresenta la tua attività. Nella maggior parte dei casi, il dominio di secondo livello deve essere il nome della tua attività. Ad esempio, in mailchimp.com, il dominio di secondo livello è "mailchimp," che ti informa che sei sul nostro sito web senza bisogno di ulteriori informazioni dall’URL.
Questa è spesso una delle parti più importanti di un URL perché, anche se non conosci l’intero URL del sito web, puoi eseguire una rapida ricerca su Google del nome dell’attività per trovare il suo sito web.
Domini di primo livello
Il dominio di primo livello, noto anche come estensione di dominio, è la seconda parte del dominio. In mailchimp.com, il dominio di primo livello è rappresentato da ".com."
I domini di primo livello rappresentano il tipo di organizzazione. Ad esempio, i siti web governativi utilizzano il dominio di primo livello ".gov," mentre le attività commerciali in genere utilizzano ".com."
Altri domini di primo livello includono:
Ovviamente, esistono molte più estensioni dei soli domini .org, .com e .net. Ad esempio, un dominio di primo livello con codice del Paese indica un Paese o un’area geografica, come ".uk."
Nella maggior parte dei casi, le attività devono utilizzare il loro nome commerciale come dominio di secondo livello e .com come dominio di primo livello. Dal momento che .com è il dominio di primo livello più comune per le attività, i tuoi clienti si aspettano di essere in grado di trovarti facilmente online digitando l’URL che ha più senso per loro.
Visto che è il dominio di primo livello più comune, è facile da ricordare in modo che i tuoi clienti possano trovarti facilmente online, migliorando l’esperienza utente (UX) anche prima della prima interazione del cliente con la tua attività.
Sottodirectory
Una sottodirectory viene dopo il dominio di primo livello in un URL. Nota anche come sottocartella, aiuta gli utenti a comprendere la loro posizione su un sito web. Ad esempio, l’URL di questo articolo è https://mailchimp.com/resources/parts-of-a-url e la sottodirectory è "resources", ossia “risorse”. Da questo titolo di sottodirectory, puoi determinare che stai leggendo la sezione delle risorse sul nostro sito web.
Naturalmente, il titolo della sottodirectory può essere qualsiasi cosa, purché contribuisca a organizzare i tuoi contenuti e aiuti gli utenti e i motori di ricerca a comprendere i diversi tipi di contenuti sul tuo sito web. Ad esempio, un’azienda potrebbe utilizzare "blog" o categorie di prodotti o servizi specifici come sottodirectory per organizzare contenuti diversi sul sito.