Passa al contenuto principale

Salve! Le prove gratute sono disponibili per i piani Standard ed Essentials. Inizia gratuitamente oggi.

Consigli professionali su come verificare l’account Mailchimp dei tuoi clienti

Con un passato da revisore dei conti, Brett Farmiloe lavora nella sua agenzia, Markitors’ DNA, per analizzare e formularne storie basate sui dati.

Hero image for Pro Tips for Auditing Your Client’s MailChimp Account

Molto tempo fa, Brett Farmiloe visitò una fattoria dove scoprì le capre che svengono. Se non ne hai mai vista una, ti sorprenderà. Quando viene spaventata, i suoi muscoli si irrigidiscono e cade. Ma dopo un attimo è di nuovo in piedi come se nulla fosse.

Le caprette appena nate, invece, non avendo ancora provato paura, non mostrano questo comportamento.

“Non vorrei paragonarmi a un cucciolo di capretta, ma mi sento così in qualità di nuovo CEO”, dice Brett, fondatore e CEO di Markitors, una società di digital marketing. “Sono senza paura perché posso adattarmi in base a una filosofia e implementare cambiamenti. Forse è questo il bello, non saperne di più”.

Soddisfare un bisogno

Brett ha sfruttato la sua esperienza di revisore finanziario per creare Markitors, il cui nome unisce le parole “marketing” e “auditors” (ovvero, revisori). Per quattro anni, Brett ha diretto la società da solo come freelance a tempo pieno. In questo modo ha avuto la libertà di fare incursione in Spagna dove correva con i tori di giorno e lavorava all’email marketing di notte.

Dopo essere riuscito a fare apparire il suo sito nella prima pagina delle ricerche di Google per le società di digital marketing però, ha cominciato a ricevere un sacco di telefonate in cui gli richiedevano più informazioni. “Mi capitava di dire che ero da solo nel mio salotto”, ammette, cosa che allontanava chi si aspettava di avere a che fare con una grande azienda. “Inevitabilmente, come freelance, non riuscivo ad aiutare le persone perché non ce la facevo da solo e mi ero stancato di dire sempre che non potevo aiutarli o che non avevo collaboratori o dipendenti”.

 

Intorno allo stesso periodo, a Brett fu chiesto di far parte della directory di esperti di Mailchimp. E quando è successo, ha iniziato a ricevere ancora più chiamate, da tutti: dal governo dell’Arabia Saudita fino a piccoli produttori di mobili, che chiedevano il suo aiuto.

Quindi, un paio di anni fa, Brett ha assunto il suo primo dipendente e adesso Markitors ha un solido staff di 15 persone. Dato che Brett viene dalla revisione finanziaria, la sua società mira ad analizzare ogni dato e a formulare una storia sulla base di tali analisi. “È così che è partita la nostra società, offrendo audit oggettivi collegati al marketing”, dice.

E dato che vi sono milioni di utenti Mailchimp, c’è un enorme bisogno di audit email. Brett ci ha illustrato i suoi consigli per farne uno come si deve.

Semplificare le liste

Quando si tratta di email, due delle domande più comuni che sentirai sono “Cosa posso migliorare?” e “Come organizzo il mio account Mailchimp?” Ecco a cosa puntano gli audit.

 

Il primo passo per avere buone basi è organizzare le liste, dice Brett. “Gran parte degli account Mailchimp con cui lavoriamo hanno solitamente da 2 a 30 diverse liste, mentre le best practice di Mailchimp consigliano di usarne una o al massimo due. Normalmente cominciamo da lì, centralizzando i dati, perché dopo averlo fatto potrai prendere migliori decisioni di segmentazione.”

Separare i clienti in gruppi

Il secondo passo è segmentare quei dati o creare gruppi di clienti in modo da inviare informazioni pertinenti alle persone giuste al momento più opportuno. “So che la maggior parte degli utenti Mailchimp sono aziende e-commerce e quindi creiamo sette diversi segmenti cliente”, dice Brett.

Questi includono potenziali clienti, persone che non hanno fatto acquisti, nuovi clienti, clienti promettenti e clienti fedeli, tutti con i loro parametri specifici. Per esempio, i “vagabondi” sono i clienti che acquistano una o due volte senza aver acquistato nulla nell’ultimo paio di mesi, mentre i “dormienti” sono quelli che hanno effettuato più di tre acquisti ma non hanno acquistato nulla da oltre tre mesi.

“Una volta sviluppati i segmenti, potrai davvero sbizzarrirti con i tipi di campagne email da inviare”, dice Brett. Ciò include le marketing automation organizzate per priorità per i vari segmenti di clienti. “Si può iniziare dal carrello abbandonato. Oppure da una serie di benvenuto per i potenziali clienti, cose così.

 

Bisogna inoltre capire chi è un cliente Mailchimp”, aggiunge. Molte piccole aziende hanno dei team molto ridotti e, non avendo il tempo di fare tutto, le automazioni si riveleranno estremamente preziose.

Accelerare il processo

Dal punto di vista di un’agenzia, è inoltre importante notare che il momento in cui si prende un nuovo cliente è solitamente il più difficile. “I primi mesi in cui si comincia a lavorare con un cliente sono duri. Quei mesi richiedono in genere più tempo ed energie perché è il momento in cui devi formulare una strategia e impostare l’account”, dice Brett.

Ecco come gli audit possono venire in soccorso.

“Quando cominci a lavorare con un nuovo cliente, devi effettuare una revisione e formulare una strategia, e questo strumento può aiutare i responsabili di agenzia ad accelerare il processo”.

Completare le attività in elenco

“I report sono un altro tasto dolente con le agenzie”, dice Brett. Quando hai un’agenzia, devi effettuare un report su risultati, attività e fasi successive, quindi questo strumento potrebbe esserti utile per comunicare attività e step successivi del programma, più o meno come una checklist. “In questo modo, i clienti sono consapevoli di cosa viene fatto per il loro account e tu saprai sempre cosa fare dopo”.

Un audit una tantum può essere benefico, ma degli audit periodici garantiranno di ottenere il massimo dai tuoi dati.

“Le email hanno questa particolarità. Ogni cliente ha una situazione unica e cerca una strategia specifica per entrare in contatto con i suoi iscritti. È uno dei vantaggi di un audit periodico: otterrai spunti d’azione personalizzati per ogni cliente”.

Condividi questo articolo