Che cos’è una strategia di marketing causale?
Una strategia di marketing causale, o cause marketing, è una collaborazione che si instaura generalmente tra un’azienda a scopo di lucro e un’organizzazione non profit e da cui entrambe le organizzazioni coinvolte traggono beneficio. Un altro esempio di cause marketing si ha quando un’azienda partecipa a una campagna benefica o sociale. Nell’ambito di una strategia di marketing causale, l’azienda può anche partire da un template di piano di marketing.
L’idea alla base di una strategia di marketing causale è la seguente: collaborare con una causa benefica aiuterà un’azienda a scopo di lucro ad apparire più consapevole e responsabile dal punto di vista sociale. Se eseguita correttamente, aiuta a migliorare l’immagine aziendale e può riscattare errori commessi in passato dall’azienda. Tuttavia, se percepita come mero strumento per riparare l’immagine di un’azienda, una strategia di marketing causale può anche essere criticata. Per questo, è fondamentale presentarla con sincerità.
Quali sono gli esempi più diffusi di marketing causale?
Ne esistono diversi esempi, ma uno dei più significativi è la collaborazione di marketing tra Nike e Colin Kaepernick, nata dopo le ripercussioni subite da Colin Kaepernick, ex quarterback statunitense dei San Francisco 49ers, per essersi inginocchiato durante l’inno nazionale prima di una partita della NFL. Il gesto di Kaepernick voleva essere un segno di protesta per il trattamento riservato agli afroamericani dal governo degli Stati Uniti.
In seguito alle forti reazioni negative, Kaepernick ha lasciato la NFL e ha aderito a una campagna pubblicitaria di Nike sulla sensibilizzazione alla lotta degli afroamericani in America. La campagna pubblicitaria stessa ha suscitato reazioni ancor più negative. Molti conservatori, infatti, hanno bruciato le loro Nike in segno di protesta verso l’allineamento del brand con Kaepernick. Si potrebbe pensare che Nike abbia avuto una cattiva idea. Invece, ha tratto un doppio vantaggio dalle persone che hanno bruciato i suoi prodotti.
Innanzi tutto, le persone che distruggono i loro prodotti alla fine tendono a riacquistarli. Non è certo un dato di fatto, ma accade abbastanza spesso che le proteste non facciano molta differenza. La buona impressione derivata dal sostegno alla causa, poi, ha rappresentato un guadagno netto per l’immagine dell’azienda. Infine, per Nike uno dei principali vantaggi della protesta è che ha fatto parlare della sua campagna. Se i manifestanti speravano di danneggiare i profitti di Nike, saranno rimasti delusi scoprendo che Nike ha guadagnato 6 miliardi di dollari a seguito di queste proteste.
Un’altra azienda che si è trovata in una situazione molto simile è Keurig, anche se in maniera più casuale rispetto a Nike. Keurig ha risposto a una controversia riguardante il personaggio mediatico Sean Hannity rimuovendo i propri annunci pubblicitari durante il suo programma televisivo, Fox News.
Proprio come è successo con Nike, i consumatori hanno distrutto le loro caffettiere Keurig per protesta. Tuttavia, questo gesto ha avuto l’effetto contrario a quello desiderato: si è parlato bene di Keurig e, piuttosto che diminuire, le vendite dei prodotti Keurig sono solo aumentate. Abbiamo visto un caso di studio preliminare in merito alla possibilità delle aziende di ottenere successo attraverso le controversie, a condizione che ci siano più sostenitori che avversari. In base a questo, alcune aziende hanno iniziato a cambiare le loro priorità nell’ambito della gestione delle controversie.
Qual è la differenza tra il marketing causale e il marketing legato a una causa?
Sebbene i termini “marketing causale” e “marketing legato a una causa” siano spesso utilizzati in modo intercambiabile, ci sono alcune differenze. In particolare, il termine “marketing legato a una causa” è preferito nel Regno Unito e in India, mentre gli Stati Uniti e il Canada tendono a utilizzare “marketing causale”. Il termine “marketing legato a una causa” è nato nel 1983, utilizzato da American Express nella sua strategia di marketing causale. Sebbene vi siano differenze nel luogo di origine dei termini, la definizione di “marketing causale” è la stessa di “marketing legato a una causa”.